domenica 29 aprile 2012

Recensione "Storie da Leggere con la luce accesa" di Chris Priestley



Vi presento un piccolo volume di racconti da brivido edito dalla Newton Compton. Storie da leggere con la luce accesa  scritto da Chris Priestley, autore de Le terrificanti storie del Vascello Nero e de Le terrificanti storie dello zio Montague, è un volume piacevole per un pomeriggio d'inverno.



Recensione
Protagonista della storia è Robert, un ragazzino orfano di madre indisponente, bruciato dalla voglia di crescere, che vive il suo primo momento da adulto: prendere il treno per recarsi in una nuova scuola. L'occasione per lui è lieta poiché questo viaggio lo allontanerà dalla matrigna, una donna che lui trova stupida e petulante. Rifiuta il suo affetto, la deride per le sue manie su spiritismo e affini e sfugge al suo abbraccio quando la donna cerca di parlargli di un pericolo che sente incombere su di lui. Giunto in treno prende posto in uno scompartimento affollato dinanzi una bella e misteriosa donna vestita di bianco. Questa ha un atteggiamento strano, che oscilla tral'invadenza e l'ambiguità e molto di ciò che dice o fa lascia Robert perplesso. D'un tratto, il treno si arresta sui binari e, sebbene vi sia stato un forte scossone, i passeggeri dello scompartimento dormono della grossa. 


Gli unici a essere svegli sono Robert e la misteriosa lady in bianco. Ed è lei che prende l'iniziativa di narrare al ragazzino strane, terrificanti storie in cui i protagonisti fanno tutti una pessima fine. E, guarda caso, si tratta di adolescenti scostanti e un po' antipatici come Robert... I racconti che la donna  narra al ragazzo sono piccole perle di orrore e costruiscono un'atmosfera sospesa e inquietante in cui il lettore scivola inconsapevolmenteIn particolare, sono da segnalare per la sensazione di timore e di angoscia che riescono a trasmettereGeralduna storia ambientata nel mondo dei burattini; Il Ragazzo dei Sussurri, una piccola storia in bilico tra la paura della morte e la complicità degli adolescenti che può assumere coloriture malsane; Il piccolo popolo, dove le fate non sono certo gentili e poetiche come Trilly. 

Racconti che hanno come protagonisti dei ragazzini e che si concludono con una storia narrata dalla matrigna di Robert che rappresenta il momento di perfetta sintesi dei nove racconti, in cui il presente, il passato e le storie narrate dalla donna in bianco trovano il loro spaventoso trait d'unionLo stile di Priestley è scorrevole e semplice, tale da rendere la lettura piacevole e rapida, grazie anche alla costruzione delle storie, in cui timore, angoscia e una sottile ironia si mescolano in un mix arguto e pieno di grazia. E' una lettura adatta sia agli adulti che per ragazzi più giovani che vogliono addentrarsi nel mondo affascinante della narrazione horror.

Nessun commento:

Posta un commento